XXII° Edizione
Nuovo sviluppo industriale
e politiche di sistema.

8 – 10 Ottobre 2012
Villa Medicea di Artimino


presentazione

L’obiettivo degli Incontri di Artimino è di costituire un’occasione ricorrente di dibattito e approfondimento fra studiosi e operatori, pubblici e privati, sui problemi dello sviluppo locale, anche con l'obiettivo di contribuire alla formazione di professionalità qualificate nel campo della ricerca e all'azione di governo dei territori. Fin dalla prima edizione, nel 1990, un quadro di riferimento concettuale fondamentale per gli Incontri è stato il distretto industriale, col suo laboratorio pratese e toscano. Il quadro si è presto arricchito col riferimento ad altri modelli di sviluppo locale in vari contesti regionali, sia italiani che di altri Paesi.

La seconda serie (2007-2010) degli Incontri di Artimino, iniziata con l’edizione del 2007, ha effettuato un percorso di approfondimento sui temi delle varietà locali e sociali dell’alta tecnologia, degli inventori e dei territori dell’innovazione in Italia, a fronte dalle pressanti sfide economiche e sociali, culturali e istituzionali, della globalizzazione e dell’avanzamento scientifico e tecnologico. A sostegno di tale prospettiva sono stati presentati nelle edizioni 2008, 2009, 2010 tre ricerche originali, che hanno portato alla pubblicazione di altrettanti volumi di “Rapporto sullo Sviluppo Locale”. Particolare attenzione è stata posta anche al ruolo delle politiche di sostegno all’innovazione e ad approfondimenti per la Toscana in ottica comparativa, con l’obiettivo di offrire elementi di valutazione e prospettiva.

La terza serie, programmata per il periodo 2011-2013, intende combinare i filoni di ricerca e dibattito precedenti, orientandoli all’approfondimento e alla discussione del rapporto fra innovazione e trasformazione industriale nei territori europei, a partire dall’Italia contemporanea e con una focalizzazione sulla Toscana e sulle strategie e strutture della policy. Le tendenze contemporanee nella divisione internazionale del lavoro sono segnate da dinamica innovativa accelerata, pervasività delle ricerche scientifiche, sviluppo congiunto di funzioni manifatturiere e terziarie, scomposizione sempre maggiore di componenti dei cicli produttivi manifatturieri, con processi interattivi a scala tendenzialmente globale, competizione all’interno di (e tra) aree integrate al cui interno è cruciale l’esistenza di addensamenti locali fortemente dinamici e socialmente sostenibili.

L’idea di base emersa nell’ultima giornata di discussione di Artimino 2011 è quella di analizzare la nuova geografia economico industriale italiana. Dopo una lunga stagione di studi di caso, che ci ha fornito ampi dettagli sulle caratteristiche tipiche della struttura produttiva italiana e toscana in particolare, vi è stata una fase di relativo scarso interesse per l’analisi del territorio. Il risultato è che, a fronte di una serie di importanti cambiamenti di contesto, la comprensione della morfologia e dell’organizzazione produttiva italiana non ha il supporto di modelli interpretativi aggiornati. Si tratterebbe di capire sia cosa sono oggi i distretti industriali che hanno guidato parte dello sviluppo industriale italiano nella seconda metà del Novecento; e se nuove forse di sviluppo locale industriale stiano radicandosi nei territori, sia come alternativa al “vecchio” sviluppo distrettuale, sia come sua prosecuzione, sia come componente complementare. Per altro verso, l’analisi delle ricadute sulla nuova geografia industriale di politiche (e istituzioni) che agiscono direttamente e indirettamente sui sistemi produttivi e i territori deve essere portata esplicitamente al livello degli effetti di sistema delle politiche, per una prospettiva più consapevole di politiche di sistema.



INDIRIZZO DEL COMITATO SCIENTIFICO DEGLI INCONTRI DI ARTIMINO
Marco Bellandi coordinatore, Gabi Dei Ottati, Paolo Giovannini, Carlo Trigilia
con:
- supporto tecnico-scientifico di Annalisa Caloffi e Massimo Bressan, e in collaborazione con IRPET
- consigli degli Amici di Artimino
- supporto organizzativo di IRIS
- supporto finanziario e auspici di Regione Toscana